lunedì 26 maggio 2008

Per oggi un po' di attualità!

Ma ciao "blogger-del-lunedì-mattina-con-gli-occhi-ancora-assonnati"!!
Il fine settimana è andato bene, come avrete intuito dal post precedente quaggiù si è festeggiato, ma con moderazione...
Avrei in sospeso un nuovo meme-intervista che decido di rimandare anche oggi (scusa sergio, lo farò presto).

Stamattina ho fatto un giretto sul sito del corriere della sera e come prima notizia ho letto un articolo in materia di sicurezza sul lavoro: degli studenti hanno filmato un cantiere dove gli operai non avevano le protezioni previste dalla legge, poi si è scoperto che il cantiere era del palazzo della Cgil e l'appalto della Lega cooperative... il fatto ha suscitato molte polemiche.
L'articolo mi ha colpito, sia perchè mi interessa dal punto di vista professionale, ma anche come cittadina coscienziosa e attenta (e anche un po' rompiballe). Infatti sentiamo parlare spesso degli incidenti sul lavoro, delle morti bianche, fatti gravissimi che meritano tutta la nostra attenzione.

Non conosco direttamente la realtà all'interno dei grandi cantieri e la sicurezza nelle industrie, so però che quando nelle vie della mia città vedo delle impalcature nei palazzi, sono rari i casi in cui gli operai utilizzano il casco e le imbracature, e questo avviene sotto l'occhio di tutti... La gente punta il dito sui responsabili del cantiere e gli impresari che trascurano la sicurezza, ma penso che è riduttivo far dipendere il problema solo da loro. In alcuni casi sono gli operai stessi che si disinteressano della loro sicurezza, o che sottovalutano questo "scomodo" aspetto.

Un carissimo amico (ora è tanto che non lo sento), lavorava (e spero vi lavori ancora) in una grande azienda della zona orientale della Sardegna. Appena assunto il suo compito (non piacevole), era di controllare che gli operai rispettassero le norme sulla sicurezza indossando caschi e imbracature dotati dall'azienda. Il mio amico raccontava che non era facile far comprendere l'importanza di queste attrezzature e far rispettare le regole. Molti operai "dimenticavano" di indossare le protezioni, rendendo quindi necessario che un responsabile li controllasse regolarmente minacciandoli di applicare sanzioni.

Sicuramente esistono gravi problemi come il lavoro nero, i datori di lavoro privi di coscienza, i lavoratori sottopagati al limite dello schiavismo, ma la realtà è molto varia e accanto a questi casi si aggiunge la mancanza di una cultura sulla sicurezza sia da parte dei datori di lavoro, ma anche da parte dei lavoratori. Una delle possibili soluzioni potrebbe essere di aumentare i corsi informativi in materia, sia da parte di enti pubblici che da parte dei privati, destinati sia ai datori, ma soprattutto ai lavoratori, in modo così da ridurre al minimo gli incidenti (almeno quelli causati dall'ignoranza) attraverso l'informazione e la responsabilizzazione di tutte le parti coinvolte.

Questo è il mio parere personale, si tratta di un argomento molto discusso, ma ho l'impressione che in molti casi le ragioni politico-idealistiche e la polemica fine a se stessa tolgono spazio alle soluzioni pratiche.
Cosa ne pensate?

12 commenti:

VerdeIrlanda ha detto...

cara mikim,è decisamente un argomento scottante.
la mia opinione è questa:si deve distinguere.
distinguere quando si parla di tragedie avvenute per colpa di aziende che per risparmiare non mettono a norma gli impianti(come è accaduto ad esempio alla thiessen)e quando invece ci sono singoli operai che si ammazzano perchè nn rispettano le norme di sicurezza:perchè LA NORMA C'E'!
si devono usare protezioni,imbaragature,caschetti,ecc.
nn è difficile da capire:
se nn vuoi rischiare di spiaccicarti al suolo cadendo da un'impalcatura di 10 metri devi legarti,
se nn vuoi rischiare che un tubo ti fracassi il cranio metti il caschetto.
semplice.
se un operaio nn segue queste semplici regole,e di solito avviene per pigrizia o per menefreghismo nei più giovani,e poi si fa male...beh,ragazzi,chi è causa del suo mal...
sono troppo dura?nn credo,sono realista.
che dite?

un bacione a tutti!

Alessandra ha detto...

come scrivi tu Mikim, l'argomento è molto ampio ... credo cmq che la maggior parte delle imprese private e pubbliche non siano così "ligie" nell'osservare le normative in vigore, è anche vero che nelle piccole imprese, artigianali, i costi ... il profitto (più fai più guadagni) vanno a discapito di questo "aspetto" ...

un abbraccio! ale ;)

Mikim ha detto...

@giorgia: non sei dura, le regole ci sono e non serve una laurea in medicina per capire che è necessario proteggersi... In altri casi ci si chiede come mai i sindacati, le istituzioni, chi conosceva determinate situazioni non ha fatto niente per denunciare le irregolarità ed evitare una tragedia.

Mikim ha detto...

@alessandra: è vero anche questo. Ma se le regole venissero applicate ci sarebbe tutto l'interesse economico da parte dell'azienda per evitare le sanzioni!

Anonimo ha detto...

ha detto tutto giorgia

VerdeIrlanda ha detto...

eheheheheh grazie dubba!!!

Mikim ha detto...

@dubbafetta e giorgia: grazie per l'intervento!

Fed Zeppelin ha detto...

Da una parte quoto ciò che dice Giorgia (fra l'altro, lo sapevate che se un operaio ha un incidente e vien fuori che non portava il casco o non rispettava la norma di sicurezza l'assicurazione non paga?), dall'altra però ricordo che il problema non è solo questo, e che spesso le norme non vengono rispettate semplicemente perché costerebbe troppo farlo e tanto i controlli non ci sono, e anche se ci sono in un modo o nell'altro la scappatoia per non pagare si trova.
Ci vorrebbe senz'altro più cultura della sicurezza che insegnasse agli operai a non mettere a rischio inutilmente la prorpia vita (perché di questo si tratta), ma sono altrettanto necessari controlli più frequenti e soprattutto la certezza della pena per chi trasgredisce.
Ciò detto, siamo in Italia, gente.

Lieve ha detto...

E' un argomento spinoso, e per molti aspetti mi trovo d'accordo con Giorgia. Poi però è anche vero che capita anche che le cose vanno male a qualcuno epr l'incria di qualcun altro e allora, naturalmente, il discorso cambia...
Ciao Mikim ^^

Mikim ha detto...

@fed e lieve: sono d'accordo con entrambe.

@tutti: grazie per aver partecipato e aver espresso il vostro parere... Si può fare molto per migliorare la situazione sicurezza in Italia, magari anche grazie al contributo da parte dei normali cittadini... Speriamo bene!

Sergio ha detto...

Ciao Mikim, scusa se è un pò che non passo..io credo tu abbia preso in pieno il problema..spesso sono proprio le persone che non vogliono rispettare le misure di sicurezza..quando anni fa ho fatto l'operaio ci venne imposto di indossare le cuffie per i rumori ed altre disposizioni..nessuno voleva seguirle..un pò come la raccolta differenziata, si è utile, ma se lo dici alle persono qui ti diranno falla tu..questa è l'Italia

Mikim ha detto...

@sergio: purtroppo è vero... ma le cose si possono cambiare!